MAX PISU
IN
“AFFETTI INSTABILI” A TEATRO
Le restrizioni che il settore teatrale dovrà affrontare nella prossima stagione, molto probabilmente, costringeranno i Teatri stessi, a rinunciare, purtroppo, alla programmazione di spettacoli economicamente più “impegnativi”. Spettacoli che avrebbero visto nell’arco dell’intera stagione anche lo stesso Max impegnato con due commedie che nei mesi scorsi hanno riscosso enorme successo, di critica e di pubblico, “La cena dei cretini” e “Casalinghi disperati”.
Così, Max, propone per i Teatri il suo One man show.
Max Pisu – il suo “One man show”
E’ uno spettacolo in cui troviamo un Max Pisu multiforme che con la sua comicità svaria dal romantico all’ingenuo, a tratti diventa cinico, in altri, surreale. Con il suo stile, sempre garbato, analizza la quotidianità non tralasciando, naturalmente, il periodo che abbiamo appena affrontato e che stiamo vivendo, alternando la fantasia e la realtà in modo personalissimo e divertente, sottolineando ora più che mai di come sia straordinario il quotidiano, anche passando attraverso l’ovvietà, vera o falsa che sia, di tanti “luoghi comuni”.
Monologhi che però sembrano dialoghi. Dialoghi con l’altro, immaginario ma presente, o meglio, assente ma verosimilmente lì. Quello che ci lascia parlare e, ascoltandoci, smaschera il nostro cinismo nascosto, fa suonar ridicole, persino comiche, le nostre parole ma forse tragici tanti dei pensieri che le generano. Uno spettacolo divertente, nuovo nei contenuti nel quale non mancherà però il saluto del suo storico personaggio Tarcisio, che il grande pubblico televisivo ha conosciuto come fervente frequentatore di parrocchie e gite a Lourdes, un po’… “strano”, ma, a conti fatti, assolutamente non descrivibile come un perdente che, con la sua ingenuità e la sua infantile cattiveria ha fatto ridere platee di tutta Italia. In questo caso, Tarcisio, come tanti, in questa fase, tra le mura domestiche è diventato un vero esperto di cucina e ci regalerà delle personalissime ricette.
Non mancheranno grandi novità, come la parodia di un “incazzato” Francesco Guccini che, fuori dal tempo, torna a cantare delle improbabili canzoni di protesta contro il “sistema”. Nel frattempo, ascolteremo le riflessioni di due anziani (già protagonisti nello spettacolo “Amnesie”) nel periodo di lockdown, dove la voglia di dimenticare tutti i problemi chiacchierando con gli amici davanti ad un cantiere in costruzione, sotto una contradditoria mascherina, esiste ancora.